3 Gennaio 2022 – La decisione di dedicare l’anno al settore ittico è stata presa, a fine anno, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con un’apposita risoluzione. A coordinarne le attività sarà la FAO. La decisione, intende sottolineare il prezioso contributo dato dai pescatori artigianali, dai piscicoltori e dai lavoratori del settore ittico al benessere umano, a sistemi alimentari sani e all’eradicazione della povertà, attraverso un uso responsabile e sostenibile delle risorse ittiche e dell’acquacoltura. La visione alla base dell’Anno è allineata ai “Quattro Miglioramenti della FAO: produzione migliore, nutrizione migliore, ambiente migliore, vita migliore per tutti – nessuno escluso”.
L’anno della pesca, contribuirà anche al raggiungimento di molti degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Un recente studio della FAO e di World Fish indica che il settore della piccola pesca contribuisce probabilmente alla maggior parte della produzione, considerando che circa l’80% della produzione dell’acquacultura mondiale proviene dai paesi in via di sviluppo, con un numero di produttori artigianali molto più elevato rispetto a coloro che sono impegnati nell’acquacoltura di media e vasta scala.
(Fonte ONU Italia)