22 Febbraio 2022 – Passa la proposta di legge che modifica gli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale italiana. Il Senato aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre, di conseguenza il provvedimento entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.
La tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” entrano quindi di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica.
L’articolo 9, che enuncia tra i compiti della Repubblica anche quello della salvaguardia del «paesaggio» e del «patrimonio storico e artistico della Nazione», sarà integrato con l’aggiunta della frase: «Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
C’è poi l’articolo 41, riguardante la libera iniziativa economica, che oltre a non arrecare danno «alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana», come già prescritto nel secondo comma, non dovrà nuocere neanche «alla salute e all’ambiente».
Un risultato che avrà favorevoli effetti anche sugli ecosistemi marini e di conseguenza sulla pesca: la pesca e l’acquacoltura sostenibili hanno infatti un effetto positivo sulle specie ittiche e sull’ambiente e portano anche reali benefici a operatori del settore ai consumatori finali, tenendo conto che una pesca non “sostenibile” mette in pericolo le specie ittiche e i loro habitat.
La strada verso un futuro sostenibile sembra tracciata.