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Comunicati

 Comunicati 2012

Relazione del Prof. Massimo Spagnolo al seminario del parlamento europeo sugli strumenti di gestione della pesca nel Mediterraneo - Bruxelles 29 novembre 2012    
Lunedì 03 Dicembre 2012

Il 29 novembre, nel quadro delle iniziative preliminari alla definizione della propria posizione sulla nuova Politica Comune della Pesca, la Commissione Pesca del Parlamento europeo ha organizzato un seminario sui sistemi di gestione della pesca nel Mediterraneo .

La relazione introduttiva è stata affidata al Prof. Massimo Spagnolo, Direttore dell’IREPA Onlus, che ha illustrato le possibili innovazioni regolamentari utili al perseguimento di una pesca sostenibile.  In questo contesto il relatore ha esaminato le possibili misure di gestione in funzione dei diversi segmenti di pesca: la piccola pesca costiera, la pesca del largo che incide su stock ittici non condivisi, la pesca del largo che incide su stock ittici condivisi.  Nel primo caso sono stati portati all’attenzione dell’assemblea gli esempi di organizzazioni produttive che poggiano su diritti territoriali di pesca: le Cofradias in Spagna, le Prud’hommies in Francia, i Consorzi per la Gestione dei molluschi ed i Consorzi per la Pesca artigianale in Italia.  Negli altri casi, a partire da una ampia analisi dell’evoluzione della gestione della pesca nel Mediterraneo, sono state discusse le implicazioni connesse con l’introduzione delle quote di cattura e di sforzo proposte dalla Commissione europea nella proposta di regolamento attualmente in discussione.

L’introduzione delle quote, questo il senso della proposta avanzata dal Prof. Spagnolo, può contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione delle diverse autorità di gestione, a patto che esse costituiscano elementi di specifici piani di gestione.

Quote di sforzo possono essere attribuite nell’ipotesi di pesca  su stock multispecifici, mentre quote di cattura ed eventualmente di sforzo, nell’ipotesi di sfruttamento di stock monospecifici come è il caso della pesca del gambero nel Canale di Sicilia o delle piccole specie pelagiche in Adriatico.

I piani di gestione possono essere adottati dagli Stati nazionali se le risorse non sono condivise e dal Consiglio europeo nel caso in cui le risorse siano condivise da flotte che appartengono a Paesi aderenti all’Unione europea. Con l’ingresso della Croazia nell’UE, questo è il caso della pesca nell’Alto e Medio Adriatico in cui le flotte italiane, croate e slovene competono per lo sfruttamento delle stesse risorse.

Diverso il caso in cui Paesi aderenti e non aderenti all’Unione europea condividono gli stessi stock, come è il caso della pesca nel Canale di Sicilia in cui è la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) che ha il compito di predisporre strumenti gestione su scala e su stock appropriati.

Al termine della relazione numerose domande sono state poste dai parlamentari della Commissione Pesca.
 
La prima riunione del gruppo di programmazione metodologica PGECON (Planning Group on Economic Issues) si terrà a Salerno dal 16 al 19 aprile    

Venerdì 13 Aprile 2012


Si terrà a Salerno, dal 16 al 19 Aprile 2012, al Grand Hotel di Salerno, il primo meeting del gruppo di programmazione metodologica PGECON (Planning Group on Economic Issues).

IL PGECON è stato istituito  nel 2011 dalla Commissione Europea con lo scopo di discutere le questioni di carattere metodologico e le attività di coordinamento relative alla raccolta delle statistiche della pesca e della performance economica della flotta da pesca, dell’acquacoltura e dell’ industria di trasformazione dei prodotti ittici.

Al gruppo di lavoro parteciperanno gli esperti nazionali di 15 Paesi Membri dell’Unione nonché i funzionari della Direzione Pesca della Commissione Europea e del Joint Research Center. I risultati del PGECON consentiranno di migliorare la qualità dei dati economici necessari per formulare idonei e robusti pareri scientifici a supporto della gestione della pesca. Inoltre il PGECON dovrà fornire alla Commissione Europea gli input necessari alla definizione del nuovo regolamento europeo sul raccolta dati (2014-2020).

Su richiesta della Commissione Europea e degli altri Stati Membri, il coordinamento e l’organizzazione della riunione è stata affidata all’Irepa.  Sabatella Evelina, economista dell’Irepa e responsabile del coordinamento del programma italiano Raccolta dati, è stata incaricata di presiedere il gruppo di lavoro per i prossimi tre anni.
 
Kick-off meeting a Salerno del progetto SOCIOEC, Socio economic effects of management measures of the future CFP 

Martedì 06 Marzo 2012

Si terrà a Salerno, dal 12 al 15 Marzo 2012, al Grand Hotel di Salerno, il kick-off meeting del progetto SOCIOEC, finanziato dall’UE nell’ambito del VII Programma Quadro.

SOCIOEC è un progetto interdisciplinare, della durata di 3 anni, che riunisce scienziati dei vari campi di studio dell’attività di pesca insieme a partner industriali (in prevalenza PMI) e altri soggetti chiave del settore al fine di lavorare in maniera integrata su soluzioni proponibili per la futura gestione della pesca, che possano trovare attuazione a livello regionale.

Obiettivo del progetto SOCIOEC è quello di fornire uno strumento per lo sviluppo di misure di gestione che siano coerenti con i più ampi obiettivi di sostenibilità fissati dall'UE (nuova PCP) e in grado di fornire il consenso tra tutte le parti interessate. Il progetto prenderà in esame gli effetti delle misure di gestione che emergono da questo processo, in particolare in termini di impatto sociale ed economico. L'analisi di impact-assessment, il cui coordinamento è affidato all’IREPA, sarà integrata dalla valutazione delle misure proposte in base ai criteri di efficacia, efficienza e coerenza. Attenzione sarà rivolta anche alla valutazione delle misure di gestione in termini capacità di conseguire gli obiettivi ecologici, sia generali (UE) che specifici (targets a livello regionale e/o locale).

Al progetto, coordinato dall’Institute of Sea Fisheries (vTI) di Amburgo, partecipano i più rinomati istituti di ricerca europei. Tra questi l’UCPH ed il DTU Aqua (Danimarca), il LEI (Olanda), l’HCMR (Grecia), l’IFREMER (Francia), l’IoES (Islanda), il CEMARE (Gran Bretagna), l’AZTI (Spagna) e il JRC (UE). Oltre ad essere partner, l’IREPA (Italia) fa parte dello Steering Committee, in qualità di leader di una delle fasi cruciali del progetto.

 Comunicati 2011

L’Irepa alla guida del Planning Group on Economic Issues (PGECON)  
Mercoledì 28 Dicembre 2011

La Commissione Europea ha istituito il Planning Group on Economic Issues (PGECON) che, nell’ambito del regolamento raccolta dati, dovrà discutere le questioni di carattere metodologico e le attività di coordinamento relative ai moduli economici del raccolta dati (dati economici della flotta, acquacoltura, industria di trasformazione).

Al gruppo di lavoro parteciperanno gli esperti nazionali dei Paesi Membri dell’Unione. I risultati del PGECON consentiranno di migliorare la qualità dei dati economici necessari per formulare idonei e robusti pareri scientifici a supporto della gestione della pesca. Inoltre il PGECON dovrà fornire alla Commissione Europea gli input necessari alla definizione del nuovo regolamento europeo sul raccolta dati (2014-2020).

Su richiesta della Commissione Europea e dei gruppi di coordinamento regionali (Mare del Nord, Nord Atlantico, Baltico, Mediterraneo e Mar Nero), l’Irepa organizzerà la prima riunione del PGECON. Sabatella Evelina, economista dell’Irepa e responsabile del coordinamento del programma nazionale Raccolta dati, è stata incaricata di presiedere il gruppo di lavoro per i prossimi tre anni.

 Comunicati 2010

Pubblicato il XVII Rapporto dell’Osservatorio Economico IREPA sulle strutture produttive della pesca marittima in Italia 2008

E’ stato pubblicato dall’Irepa il XVII Rapporto dell’Osservatorio Economico sulle strutture produttive della pesca marittima in Italia 2008 (Edizioni Scientifiche Italiane).

Come consuetudine, obiettivo del Rapporto è quello di presentare i risultati conseguiti dal settore peschereccio nazionale, focalizzando l’attenzione sui principali andamenti del settore sia a livello nazionale sia a livello regionale.

I dati presentati e analizzati tramite indicatori di performance tecnica, economica e finanziaria hanno evidenziato gli effetti della crisi economica che ha investito il settore ittico nazionale nel corso del 2008.

Le informazioni statistiche contenute in questo rapporto rappresentano una sintesi dei dati elaborati dall’Irepa, nell’ambito del Programma Statistico Nazionale e realizzate con il contributo del Mipaaf.

La presentazione dei risultati è articolata su due livelli; dapprima sono riportate le informazioni statistiche a livello nazionale in modo da fornire un quadro d’insieme del settore; di seguito, vengono presentate le statistiche regionali, utili strumenti operativi per un’analisi puntuale della realtà produttiva locale.

Per ricevere copia in formato elettronico del XVII Rapporto è possibile farne richiesta al seguente indirizzo: irepa@irepa.org

 Comunicati 2009

Irepa riprende le attività di ricerca e la pubblicazione dei dati sulla pesca italiana

L’Istituto, per motivi indipendenti dalla propria volontà, ha sospeso le proprie attività nel 2013. Come conseguenza, la produzione statistica nazionale è stata affidata alla Mably scarl che opera con metodologia e personale ex Irepa.  Pur in assenza di un diretto coinvolgimento nella produzione statistica, l’Istituto ha, tuttavia, ritenuto di dare continuità alla pubblicazione dei dati statistici nazionali e regionali di settore, in modo da fornire il tradizionale supporto a quanti hanno interesse alle statistiche della pesca italiana, così come originariamente realizzate da Irepa.

Nonostante il lungo periodo di interruzione, nel 2019 l’Assemblea dei soci ha deciso di riprendere le attività di ricerca e ripristinare i tradizionali livelli di eccellenza che ne hanno caratterizzato l’impegno nel corso degli anni.

In particolare, nel quadro degli scopi statutari, l’Assemblea dei soci ha deciso di promuovere lo sviluppo dell’istituto lungo due direttrici. La prima, in favore degli enti, internazionali, nazionali e regionali, deputati alla gestione delle risorse biologiche del mare, in linea con la tradizionale attività di ricerca dell’Istituto. In questo ambito, nel 2020 sono stati sottoscritti contratti di collaborazione con la FAO, con il CNR, con la SZN. La seconda, del tutto innovativa, consiste nella promozione e supporto in favore di progetti di ricerca multidisciplinari a sostegno delle imprese operanti nei diversi segmenti che compongono il settore della pesca. Si tratta, in questo caso, di una progettualità che prevede il coinvolgimento diretto non solo di ricercatori afferenti ad un ampio spettro di discipline, oceanografiche, biologiche, ambientali ed economiche, ma anche delle imprese, secondo un approccio “citizen science”.  Si intende, quindi, contribuire alla realizzazione di progetti che abbiano ricadute dirette sul settore produttivo ed in grado di promuovere una più accentuata sostenibilità ambientale, biologica ed economica, soprattutto in una ottica di valutazione degli impatti connessi con i cambiamenti climatici.
 
Annual Economic Report

Nel mese di marzo si è tenuto presso il Centro di Ricerca Europeo di Ispra, l’incontro annuale del sottocomitato economico per la pesca della Commissione europea. Obiettivo dell’incontro è stato la stesura dell’Annual Economic Report (AER) basato sui dati economici inviati dai singoli Paesi membri, come previsto dal regolamento sulla Raccolta data n. 199 del 2008.

L’incontro ha fornito l’occasione per confrontare l’accuratezza e l’affidabilità dei dati economici dei singoli Paesi ed è stato finalizzato alla stesura del Rapporto economico del settore ittico europeo redatto con cadenza annuale che oltre a contenere un approfondimento per singoli Paesi membri, presenta un’analisi per aree di pesca (Mediterraneo, mar Baltico, mare del Nord e Atlantico) e un’indagine sull’andamento dei prezzi dei prodotti ittici per specie, per attrezzo di pesca e per area di pesca.

L’analisi a livello mediterraneo ha fatto emergere alcune difficoltà metodologiche da collegare all’incompletezza e in alcuni casi incongruenza dei dati presentati dagli altri paesi mediterranei. Il lavoro svolto dall’Italia, al contrario, è stato apprezzato per l’elevato grado di esaustività ed accuratezza ed ha confermato la leadership che l’Italia ha assunto nel corso degli ultimi anni all’interno del programma di raccolta dati economici iniziato nel 2001.

Non appena approvato dallo STECF, il documento completo sarà scaricabile dal sito internet dell’Irepa (www.irepa.org).